Originaria dei paesi tropicali e subtropicali è stata poi introdotta con facilità nel mediterraneo e nell’America meridionale.
Dall’aspetto simile a quello dell’aloe si differenzia da quest’ultima per il lungo fiore che viene prodotto nell’ultima parte della sua vita.
Anticamente veniva utilizzata dagli Aztechi che la mescolavano con il sale per curare malattie della pelle, oggi viene usata principalmente come dolcificante nelle diete ipoglicemiche ( ha un basso indice glicemico, ma il 90% di fruttosio ) e per produrre la tequila.
Proprietà dell’uso interno ed esterno simili all’aloe, vine usata come cicatrizzante e come lassativo, utile per i problemi di osteoporosi.
Viene assunto grazie al sciroppo prodotto dal contenuto delle sue foglie, che può essere poi utilizzato nella produzioni di dolci o disciolto in bevande.
I prodotti in commercio però non sempre viene prodotto dal contenuto interno delle foglie, ma spesso dall’amido della radice del bulbo, che deve essere molto elaborata e trattata per ciò che non irrancidisca; inoltre la sua preparazione a temperature elevate rimuovendo le sue proprietà nutrizionali.